“Mamma poesia”
Sulle rovine del mio sogno infranto
addolorato per la mia sciagura
a lungo meditai ferito e affranto
con quello sdegno che mi trasfigura.
Poi diedi sepoltura al sogno morto
e col mio fardello di pesanti affanni
andai per il mondo in cerca di conforto:
ahi, quante lacrime nel giro di due anni!
Io sparsi in ogni dove e in ogni via
grida, lamenti e sconsolati pianti,
ma quando t’incontrai mamma poesia,
I miei lamenti diventaron canti.
Il viver mio oh, come mutò aspetto!...
Con te alleata contro la mia sorte
ogni travaglio diventò diletto
e nuova speme mi rifece forte.
Nel cuore mio ritornò il coraggio,
la gioia che mi dasti, in ver, mi dava
la sensazione d’un elettu raggio
venuto a liberar l’anima schiava.
La mia sconfitta mutò, poi, in vittoria
quando i versi che dettasti al cuore mio
rifecero dolce la mia amara storia:
dal primo incontro all’accorato addio!
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