Seconda parte
Opere già pubblicate

Anno 2007: CHIANTU DI CORI

“La zona jò”

M’arradicavi nta la zona jò
e vaiu a tutti banni ad occhi chiusi.
Canusciu tani, crafocchi e pirtusi
pirchì la sorti ddocu m’accasò!

Cca allustru li mei sonni rancitusi,
chiddi chi la vicchiaia anniricò,
li sonni ca lu tempu m’arrubbò
cu li soi manu firrigni e caddusi.

Ma vegnu di la zona di jè
di dda chianura dunni avìa lu niru
quannu vulavu libiru e prijatu…

È troppu tardu, nun tornu darrè,
anzi ogni tantu dicu cu ‘n-suspiru:
“Campu ‘n-Sicilia… e sugnu furtunatu!”

Quanto sopra obbligatoriamente - con grande rispetto ed apprezzamento per l’impegno profuso - induce a citare l’Associazione “Lettere Arti e Sport Jò” della solare presidente Rosa Magro (quest’anno celebrerà il 23.mo anno dalla costituzione, avvenuta in Buseto Palizzolo il 2/10/1986), non foss’altro per la grande spinta “culturale” che da anni conduce in detto territorio - ma non solo - senza soluzione di continuità, anche in favore dei cosiddetti “poeti minori”, grazie soprattutto alla sua “anima attivissima”, ovvero il poeta Alberto Criscenti che di recente ha avuto la brillante idea di costruire - in seno all’Alas Jò - un gruppo di lavoro per il rilancio e la tutela della lingua siciliana, costituendo un fantastico quartetto già in piena attività, di cui fan parte poeti dialettali nostrani che hanno tutte le carte in regola per continuare a far parlare di sé, visto che l’hanno già fatto e con ottimi risultati e attestati di stima: Nino Barone (il poeta-console), Giuseppe Vultaggio (il poeta-musico), Alberto Criscenti (il poeta-dolcestilnovo) e Giuseppe Gerbino (il poeta-applicato).
Del felicissimo incontro con il grande “vulcanico” amico Alberto Criscenti (assieme a lui ed a Dino Altese, per anni ha costituito un trittico poetico di ferro attivissimo nel territorio), racconta lo stesso Lumia.
“L’otto di giugno 1981, mi pervenne una lettera da parte del poeta Alberto Criscenti, a seguito della mia partecipazione al programma televisivo “Sette contro sette” di Tele Valderice.

Da sinistra: Alberto Criscenti, Nino Barone, Giuseppe Gerbino e Giuseppe Vultaggio

“Trazzeri novi”