Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
Le Bionde Messi nei versi di Vito Lumia:

Un Pueta - Paladinu da ascoltare

di Giuseppe Ingardia


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“Puisia”

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Nun cunta pisari
palori e palori
Nfurmari li versi
stimari la rima
furgiari pi forza
lu chiummu cu l’oru…
Ma cogghiri a volu
pinzeri sbannuti
e darcci locu.
Abbasta e suverchia
cu l’arti a li manu
gràpiri a tempu
sipari di vita
e scena pi scena
spugghiannu lu cori
arrivari a la meta!


Lumia come le lumìe di Sicilia: poeta scomodo e dai sapori forti, senza peli sulla lingua, avversato per la sua Koinè-manìa.
“E’ il discorso della gatta che… nun po’ arrivari alla saimi: e dice che non è buona.
Chi parla di me e dice che i mei studi sono inutili è ignorante, in senso buono. La Koinè non è una mia invenzione, l’ho scoperta a Catania grazie al prof. Camilleri, oltre a tanti studiosi. Negli ‘80 - per la prima volta a Catania tra 5 Circoli Letterari che propugnavano la Koinè - capìi che questa ‘cosa’ io avevo iniziato a studiarla fin dal ‘64, su giornali come il “Poi tu cuntu” tra tutti, sui libri e consultando poeti come Martoglio e Meli.
Non ho mai scritto in lingua locale mazarese o trapanese: la mia è lingua siciliana. Ci lavoro da 50 anni e non ho finito.
Un lavoro di pulizia delle parole inutili e segni assurdi. Voglio ardentemente coinvolgere gli altri, nel sapere scrivere il siciliano”.



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