La novità della presenza del Carro del Vino e delle Olive fu accolta con entusiasmo dalla cittadinanza e da subito dopo la festa pervennero richieste per poter partecipare alla edizione del 1981. Furono ammessi: Antonino Abate, Antonino Colletti e Gaetano Marsala. Ciò rese maggiormente responsabili gli organizzatori tanto che, a partire da quell'anno, furono meglio codificati i vari aspetti della partecipazione:
abbigliamento (gilet di velluto); palchetto centrale, pure delimitato da semitorchi in legno, per ospitare il gruppo musicale; rapporti con il Comitato dei festeggiamenti; disposizione dei fiori e della mortella.
A proposito della mortella che è diventata un elemento insostituibile della coreografia del "Carro", va detto che ogni anno la procurano i Soci: Leonardo Aguanno, Antonino Colletti, Sebastiano Genco, Giuseppe Tibaudo. (Sebastiano Genco non rivelava agli altri Soci dove andava a procurarsi la mortella e cominciava a contattare per l'anno prossimo i proprietari dei terreni già subito dopo la "Festa"! Ciò a conferma di quanto tenesse al suo ruolo) Poi, assieme ad altri, provvedono alla sua disposizione in modo artistico sul "Carro".
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