Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
DATTULI Poesie in dialetto siciliano di Palma Mineo


pagina precedente

pagina successiva

Presentazione di Alberto Criscenti

La “Song Poetica Siciliana” - termine coniato dal prof. Giuseppe Ingardia per evidenziare il progetto di valorizzazione e divulgazione della lingua siciliana, promosso dall’Associazione Culturale JÒ - si accresce di un altro tassello - in questo caso della poetessa trapanese Palma Mineo - che va ad aggiungersi agli altri del mosaico (Dino Altese, Nino Barone, Alberto Criscenti, Giuseppe Gerbino, Vito Lumia, Giuseppe Vultaggio), sestetto che - nel corso del corrente anno - ha già avuto il suo battesimo ufficiale con la pubblicazione e le presentazioni in quattro comuni diversi dell’antologia poetica “Mi trovu ntô mezzu …chi fazzu?”
In questo 2009 - tra l’altro - sono state ben cinque le pubblicazioni promosse dall’Associazione JÒ, tre delle quali di carattere vario ( “Sintesi storica della Congregazione delle Suore Oblate del Sacro Cuore di Buseto Palizzolo” di Antonino Poma, l’opuscoletto relativo ai temi premiati in occasione del “12° Concorso Letterario EL.ME.”, “La mietitura - il passato che ritorna presente” di Anna Cannone e Caterina Lombardo), due - invece - che riguardano espressamente la lingua siciliana: la monografia di Giuseppe Ingardia sul poeta Vito Lumia e l’Antologia Poetica sopra menzionata.
Conosco Palma Mineo da ben venticinque anni, grazie alla comune militanza presso il Gruppo Poetico San Michele di Erice Casa Santa. L’ho sempre apprezzata per il suo grande amore per la poesia, per la sua solarità e, soprattutto, per il suo modo di rapportarsi con gli altri.
“Dattuli” - datteri nella lingua madre - è la sua prima raccolta di poesie in dialetto siciliano. Se i datteri sono il frutto della palma, questi sono i “versi di Palma”, versi che esprimono sentimenti elevati, scritti con il cuore. Sono un messaggio di pace e di speranza, di serenità e di quiete, di valori morali ai quali l’autrice crede ancora fermamente e che vorrebbe non si disperdessero.
Il progetto di valorizzazione e divulgazione della lingua siciliana non si ferma certamente con la Mineo: proseguirà con altre due pubblicazioni: la prima riguarda il volume di poesie “Me frati arvulu” del poeta castellammarese Giuseppe Gerbino, la seconda - invece - la raccolta antologica “Puru niatri parlamu ‘n dialettu”, dove saranno inserite poesie di autori siciliani e declamate da bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria di 1° grado.

Alberto Criscenti
Coordinatore Responsabile
del Settore Culturale dell’Associazione
di Lettere, Arti e Sport Dil. JÓ
di Buseto Palizzolo




pagina precedente

pagina successiva



dedica:
A mia madre,
àncora, sostegno e guida
della mia vita


ringrazio l'amico
Nino Barone
per avermi dato la possibilità di pubblicare queste pagine





E-mail e-mail - redazione@trapaninostra.it