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Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
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Ansia d'infinito di Mattia Badalucco Cavasino
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INTRODUZIONE di Dino D’Erice
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Questo nuovo volume di poesie di Mattia
Badalucco Cavasino continua un discorso poetico
già avviato nei precedenti libri: Diario dell’anima
(2000, Torino), Fermenti e fremiti (2001,
Torino), Ai confini della realtà (2002, Torino),
pubblicati da A.L.I. nella collana di poesie “Penna
d’autore”. La nota dominante infatti è ancora
l’amore, fattosi però più struggente, ampliato nelle
sue dimensioni, caratterizzato da voli più alti
e da cadute e ricadute più laceranti.
Le cadute e le ricadute sono in numero maggiore
dei voli, ma non affievoliscono il sentimento,
anzi lo rafforzano alla luce dei ricordi. Versi
come l’approccio a “Il tempo- mago o tiranno?-
…” ne sono documentazione esemplare:
Il tempo – mago o tiranno? – che ci fa vivere
rubando i minuti all’eternità,
non ha cancellato l’incandescente ricordo
di quando a braccia aperte e ad occhi chiusi, io
e te felici,
correvamo insieme
- granelli di un deserto di sabbia bruciati dal sole -
incontro all’amore con la voglia di prendere
con la voglia di dare e di vivere
oltre la soglia del bene oltre la soglia del male…
Un’altra nota è la delusione che è possibile
cogliere nella lirica “Esigenza di dimenticare”,
ma che è rintracciabile anche in numerose
altre poesie: …Sono sola/ nulla mi è rimasto/
ora che la vita/saltandomi addosso/ mi ha ridotto
a brandelli… E il verso “saltandomi addosso”
acquista una valenza particolare, quasi
di aggressione.
Pur con le tante delusioni Mattia Badalucco
Cavasino non getta la spugna, anzi, continua ad avvertire
fin dentro le fibre dell’anima il sentimento
dell’amore; e continua ad avvertirlo più vivo che
mai, anche se esso a volte diventa sofferenza oltre
ogni dire, sofferenza che lacera la carne e l’anima.
Si può benissimo dire che non solo è innamorata
fino allo spasimo,maè innamorata dell’amore.Tutte
le liriche traboccano di tanto intenso sentimento.
L’amore è tutto e niente può esistere senza l’amore.
Nella poesia “I diaframmi della vita” si può leggere:
Camminare sui cocci
di amori frantumati.
Sentire morsi d’angoscia
che lacerano
i vestiti dei sogni
e attraversano
come gelo di stelle cadenti
la carne dell’anima
scevra, ormai,
di veste di illusioni.
Ma
non c’è commiato
né fine
per l’amore.
Allora …
Si è fatto riferimento al sentimento dell’amore
visto anche in dimensioni nuove. E ci sono infatti
liriche come ad esempio: “Solo per te, fratello”,
“Senza speranza”, che, pur affrontando altre
problematiche, hanno come forza ispiratrice l’amore.
Si tratta di problematiche sociali, morali, umane.
“Solo per te, fratello” è dedicata addirittura all’AssociazioneAVULSS
di Trapani ed è una poesia
che punta sull’amore per accendere la speranza
in coloro cui la vita ha posto sulle spalle la pesante
bisaccia del dolore. Altre fanno riferimento ai detenuti
che vivono in carcere.
“In morte del fratello Benito” invece è una
lirica fortemente scarna, ma in cui l’amore ha
risvolti umani e si scioglie in figurazioni plastiche:
Tu inerme/ un crocefisso tra le dita/ il caro
volto cereo/ nell’immobilità della morte.
Concludendo: una poesia traboccante di
sentimento, una poesia sofferta, una poesia però
che non manca di aprirsi al futuro:
…Mi stringerò addosso
un vestito di acqua e di vento
e superando i diaframmi della vita
approderò
in cerca di certezze
in un alieno lido dove
un tempo senza tempo
fermerà
l’orma del dolore
nel lucore vibrante
di una conchiglia di suoni
(da “Oltre i diaframmi della vita”)
Certo l’intensità con cui vive il sentimento
dell’amore porta la Badalucco ad un effluvio
di versi e, quindi, a qualche momento poetico
ripetitivo, ma al di là di tale dato affiorano in
tutte le liriche versi di alta fattura e immagini di
cristallina luce.
Erice, dalla casa della Roccia,
agosto 2004.
Dino D’Erice
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Ringrazio l'amico Vito Blunda, poichè mi ha proposto la pubblicazione di questo libro nonchè la stessa autrice per la sua disponibilità.
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