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Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
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GIUNTE (felicemente) AL TRAGUARDO di Maddalena Buscaino
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Prefazione di Elena La Rosa D'Azzurro
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Ricca di contenuti questa silloge apre il cuore e la mente verso vasti orizzonti e suggerisce riflessioni
su problemi attuali decisivi per la vita dell'uomo e della terra stessa. Il lettore non dovrà
affrontare un linguaggio astruso o ermetico poichè si tratta di una poesia di immediatezza; e in
fondo se l'arte, la poesia «oltre che espressione è anche comunicazione, occorre che l'autore
usando il suo codice espressivo si faccia intendere dagli altri, senza che sia necessario ritornare
ad un passato trito e stucchevole». Questa poesia è anche di memoria; l'arte poetica è anche
pittorica, infatti la poetessa è anche pittrice. Lo stile scorrevole, chiaro, spesso prosastico ma
sempre ricco di vitalità poetica, talvolta quasi gioioso anche nell'esporre certi argomenti che
potrebbero riflettere un certo disagio; si sente invecè dentro il rigo sOffuso un certo ritmo oserei
dire d'innocente melodia che rende la lettura serena e piacevole, e quanto si recepisce rimane
vivo nella mente ma più nel cuore. Il messaggio contenuto in ogni poesia è immediato e arricchisce
culturalmente, la poetessa infatti è prodiga di notizie storiche, scientifiche e mette in versi leggende
anche qualcuna poco nota e di contenuto tenero e delicato: "il pianto delle perle". Ancora la
poetessa che, come abbiamo rilevato prima, è anche pittrice, fa risaltare la sua sensibilità pittorica
nella descrizione a larghi tratti della bellezza della natura; mette in risalto l'armonia dell'universo
inascoltata dai più ma assimilata dagli animi ricchi di una certa sensibilità che suscita dolorosa
nostalgia per I.mavita ormai lontana, vita idilliaca che ricorda il rimpianto del grande Virgilio nelle
sue Bucoliche con le descrizioni di vita idillico-pastorale, lontana dall'attuale progresso (così detto!)
che col suo automatismo e la sua pazza corsa ha indurito il cuore dell'uomo e lo ha reso
solo attento a sè stesso, confinandolo nell'arido egoismo. La poetessa è estranea a questa dimensione,
pervasa com'è da profonda religiosità di cui è soffusa tutta la poesia. Varie denunce
esplodono in vari componimenti: la lotta contro il materialismo e l'edonismo, auspicato il trionfo
della bellezza che, come dice Dostoevskij, salverà il mondo e non si allude certo alla bellezza
visibile all'occhio esterno bensì a quello interiore dell'anima. Denuncia ancora della violenza in
qualunque modo essa si manifesti, droga, razzismo, emarginazione, mentre vivo è il sentimento
dell'amore, anche per la propria Terra. amore ancora e gratitudine per le persone che hanno
prodigato il bene di cui la natura è stata con loro generosa.
A Venezia è la fine del famoso Carnevale e tutto è silenzio e abbandono in contrasto con la gioiosa
spensieratezza di prima: un altro quadretto incorniciato in coloriti versi: "le speranze svolazzano
come coriandoli" in contrasto coi sogni; giù, presso lo Stretto, svolazza l'antica speranza di
vedere realizzato il sogno di "un ponte"!
Spesso nei numerosi argomenti ci si sofferma a dei particolari che la poetessa quasi con fanciullesca
fresca grazia evidenzia al lettore: descrizioni di delicate situazioni, esposizioni di leggende
che talvolta sono nascoste metafore di un anelito alla catarsi dello spirito che acquisterà la pura
bellezza della Venere nascente dalle acque marine.
In verità non si finirebbe di sostare a meditare in questa galleria d'arte ricca di opere, tra le quali
anche poesie in vernacolo, sbocciate da un'anima sensibilissima a da una mente ricca di cultura.
Il cuore della poetessa fa di queste poesie generosa semina di Amore; con la sua arte conquista
il lettore che affiancandosi al suo càndore diventa fanciullo: la poesia ha compiuto una delle sue opere.
Il valore di quest'opera è appunto quello di riuscire ad accostarsi facilmente al lettore,
conquistarne lo spirito e il pensiero, dandogli certezza che in questo cammino poetico incontrerà solo la luce
e non intrecci di ombre da chiarire con l'abuso della mente, ma semmai con l'abuso del cuore.
Elena La Rosa D'Azzurro
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Ringrazio l'amico
Nino Barone, poichè mi ha proposto la pubblicazione di questo libro.
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