Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
ME FRATI ARVULU di Giuseppe Gerbino


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BREVE NOTA SU GIUSEPPE GERBINO di Francesco Leone

Giuseppe Gerbino, giovane intraprendente, irrequieto, impulsivo, è innamorato del dialetto siciliano e – in maniera quasi morbosa - della tradizionale poesia in rima nelle diverse sue forme metrico- ritmiche.
Questi aspetti della sua personalità (non certo esaustivi del profilo più complesso del poeta), impreziositi da una grande volontà di apprendere e di migliorarsi, ne fanno uno stacanovista costruttore di versi, che, se opportunamente guidato e spinto a quel tanto di autocontrollo, di studio e di riflessione che ogni Arte impone e presuppone, può sicuramente aspirare a mete più alte e a più sicure affermazioni nel campo della poesia siciliana.
La sua presenza assidua e costruttiva – che costituisce un valido esempio per altri giovani che cominciano a frequentare assieme a lui il Cenacolo di Poesia Siciliana “Vincenzo Ancona” di Castellammare del Golfo – gli ha consentito di acquisire validi elementi per una migliore strutturazione dei suoi componimenti; né meno importanti si sono rivelati incontri periodici con altri cultori della poesia siciliana, con cui condividere esperienze più mature.
Le premesse ci sono tutte: le qualità sopra rilevate – se coniugate al positivo – unitamente a una dimostrata conoscenza del dialetto siciliano, fanno di Giuseppe una solida promessa per il futuro della nostra poesia. Del resto, in alcuni concorsi ha già ottenuto meritati successi; e, sorretto da una buona voce e da una grande capacità di comunicazione orale e mimica, si fa applaudire da un pubblico entusiasta per le sue poesie a carattere popolare, i cui temi variano da quelli degli affetti familiari agli argomenti di attualità e a quelli satirici ed ironici.
La presente silloge e i diretti colloqui che ho avuto modo di intrattenere con Giuseppe, mi hanno convinto che egli è sì una promessa, ma è già una realtà, e che la sua prossima pubblicazione – liberatosi da scorie ed incrostazioni che sviliscono il risultato poetico – si avvarrà di nuove opportune esperienze culturali per incrementare ed affinare le sue naturali capacità, per dare ai suoi componimenti autenticità di forme, di contenuti, di stile.
Auguri, Giuseppe. A presto.

Francesco Leone





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Ringrazio l'amico
Giuseppe Gerbino
per avermi dato
l'opportunità
di pubblicare
il suo libro


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