Cap III - La mattanza "atto sacrificale"

6 - Tonnare e tonnaroti

Quando una comunità si organizza il lavoro e la vita con tradizioni e riti e con riferimenti ad adempimenti religiosi, essa è veramente popolo.
E questa è la considerazione che emerge quando si incontra il mondo sacro della tonnara e ci si accorge come la popolazione tutta risente e vive l'appuntamento annuale con tale tipo di pesca.
Gli stessi matrimoni e le doti delle figlie ne risultano condizionati.
Il personaggio poi più in vista dell'intera comunità non è il sindaco, nè il sacerdote, quanto il rais capo indiscusso della ciurma dei tonnaroti.
Ma su questa atmosfera di tonnara, di tradizione millenaria, aleggia ora purtroppo la minaccia della fine.
Fine che può essere imputata a molteplice cause di ordine, se vogliamo, razionali. Ma forse l'uomo dei nostri tempi non sa più stare a questo tipo di ritmo vitale, che si accompagna e vive dei cicli stagionali e dell'umore della natura.
L'uomo dell' odierna società ha, lentissimamente e senza una volontà esplicita, dichiarato la morte di questo mito e con esso l'attività che l'accompagna. Si spera soltanto che ogni scritto, su questo mondo che sta per estinguersi, diventi documento oggettivo, ricordo e testimonianza da consegnare ai posteri. La "mattanza", comunque, resta una delle tradizioni, che esprime fortemente la cultura, di questa nostra Terra di Sicilia.