Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
LA MATTANZA pesca sacra di Beatrice Torrente


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Cap II - Nasce al tonnara in Sicilia


4 - Importanza delle tonnare siciliane e immunità giudiziaria

Sotto la dominazione angioina, nel 1266 le tonnare del trapanese erano: S. Teodoro di Marsala, Monte Cofano, Bonagia, Favignana, Scopello e Castellammare del Golfo.
In questo periodo l'abbondanza del pescato consentiva anche l'esportazione del tonno sotto sale, la "tonnina", fino a Napoli.
Ma purtroppo la minaccia delle navi corsari, che usavano le coste delle Egadi come nascondiglio, fece mettere fuori servizio, per un certo periodo, la tonnara di Favignana.
Ma nonostante ciò è questo il periodo in cui le tonnare siciliane conoscono il loro massimo sviluppo e rappresentano, nello stesso tempo, la massima industria locale.
A comprova dell' importanza che le tonnare ebbero in questo periodo vi era una legge particolare secondo la quale chiunque lavorasse nella tonnara, dal garzone al titolare, godeva, nella stagione della pesca di una immunità totale da ogni procedimento giudiziario, sia esso penale che civile.
Si lavorava secondo un contratto stagionale e si aveva anche diritto a tenere una parte del pescato ed in più i pesci minori che venivano presi nella tonnara, come palamiti ed altri.
All'ammiraglio del regno e ai viceammiragli di Messina e Trapani spettava il compito di vigilare sulle tonnare e a loro spettava un tonno da ogni tonnara.
Il pesce veniva sempre conservato sotto sale e sempre in questo periodo le saline di Trapani forni vano le tonnare di Castellammare, Monte Cofano, Bonagia, S. Cusumano, S. Giuliano, Scopello, Favignana, S. Teodoro, Magazinazi, Siccara, Carini, Capo Boeo, Mazara e S. Vito.
Intanto nel 1445, compare per la prima volta la tonnara di Formica e precisamente in un documento che attesta la riscossione delle decime da parte del vescovado di Mazara del Vallo.
Nei secoli XV e XVI tale pesca conosce ancora, una nuova fioritura in modo particolare nel Trapanese, a cui si affianca anche la lavorazione del corallo.
Si può affermare che, nonostante la minaccia dell'incursione dei pirati, a Trapani si afferma più che mai quella che può essere chiamata "la civiltà del mare".




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I quadernetti
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Ringrazio l'amico
Nino Barone,
poichè parlando
di mattanza
mi ha proposto
questo libro.


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