Alberto Costantino
La Colombara di Trapani
- la copertina - Colombara, notturno foto di Andrea Gigante
Essais Collana di saggi diretta da Alberto Costantino 1
© Ignazio Grimaldi Editore S.a.s. via Palermo 116 Trapani
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Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
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LA COLOMBARA DI TRAPANI di Alberto Costantino
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Struttura e Architettura Conformazione del terreno
La roccia, e non poteva essere diversamente, trattandosi di uno scoglio emerso dall’acqua, è costituita da biocalcareniti ricchi di lamellibranchi (molluschi Bivalvi con conchiglia).
Altri componenti sono:
» Echiniti, noti come fossili del Miocene, muniti di aculei piuttosto brevi;
» Nummuliti, genere di protozoi Sarcodici Foraminiferi, rappresentate da forme di fossili dell’Eocene. I loro gusci prendono parte alla costituzione di molte rocce calcaree, formatesi come nel nostro caso nel mare e poi emerse. Avevano forma di dischi costituiti da una densa spirale lungo la quale si susseguivano varie centinaia di piccoli concamerazioni;
» Alghe;
» Frammenti di corallo;
» Assillina e myogipsina (foraminiferi), classe di protozoi sarcodici Rizopodi rappresentate da forme in gran prevalenza marine che conducono vita libera.
Il tutto compone una roccia detta localmente «mischio». Un calcare ben conosciuto a Trapani per le sue tonalità cromatiche che vanno dal grigio al verde, e ricco di «lingue», cioè di resti fossili di denti di squalo. Questo tipo di pietra un tempo non solo si estendeva lungo la parte che adesso è il molo della Colombaia, ma anche nella vicina Torre di Ligné da dove si estraeva la cosiddetta «pietra palazzo» chiamata così perché situata nel quartiere, appunto, Palazzo. Anche la cava di Torre Lignè comunque nel XIX secolo fu chiusa ad opera del cavaliere Micheraux e tramutata in quella via tronca che finisce improvvisamente sul mare e che si chiama Carolina
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Ringrazio l'autore Alberto Costantino per avermi concesso di pubblicare questo libro
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