Archivio culturale di Trapani e della sua provincia

RITORNO AL FEUDO

di Alberto Barbata



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Un resoconto giornalistico degli anni venti del secolo XX,
pubblicato durante l'occupazione dei feudi

Falce e Martello, giornale marsalese, il 3 ottobre 1920 riporta una cronaca entusiasta ed interessante del grande convegno di Zafarana, feudo che si trova a poca distanza dal luogo dove attualmente siamo.
20 settembre 1920! Ancora la notte ne č fugata e per tutte le contrade della provincia di Trapani lunghi, interminabili cortei muovono verso Zafarana. Squillano nella notte le fanfare, salgono al cielo i canti socialisti. Compagni avanti, alla riscossa bandiera rossa trionferą! I lavoratori muovono con crescente entusiasmo: le bandiere rosse sventolano; esse non furon viste nei giorni della guerra e della rovina e pertanto destano una maggiore simpatia e vivi applausi. 20 settembre 1920! Mentre i borghesi si riuniscono a commemorare la breccia di Porta Pia, i proletari s'adunano per aprire una breccia, una larga breccia, nella muraglia borghese. Come ieri i metallurgici, oggi i contadini: contro lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo: contro la proprietą privata: per il diritto proletario. Passa l'alba, passa l'aurora del nuovo giorno: il sole s'annunzia. "Salve, o bel sole, che le cose accendi. Salve, o bel sole, che redimi i cuori!" Zafarana!
Da ogni parte, da ogni direzione vengono alla spicciolata ed a gruppi cantando lietamente e fanti e cavalieri nei costumi siciliani. Bello, magnifico fantastico spettacolo! Suonano le trombe, l'enorme folla ondeggia: č l'adunata. Sul caseggiato principale ora sventola inalberata da un gruppo di ardimentosi contadini - la bandiera rossa. Dai petti dei sessantamila convenuti č un lungo, prolungato evviva al socialismo.
Mentre la folla si ordina in tre luoghi separati le fanfare suonano. Intanto si č riunito sul luogo stesso il Consiglio dei Rappresentanti delle Leghe e delle Cooperative e ha stabilito: 1° di occupare tutti i latifondi della Provincia in nome delle Leghe...
Naturalmente il lungo comizio venne tenuto da diversi esponenti politici socialisti che ormai hanno fatto la sto­ria vera dei contadini e della gente di questa provincia e fra di essi vi sono ancora e sempre Pietro Grammatico e Sebastiano Bonfiglio.



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Ringrazio l'amico

Vito Accardo

per avermi fatto conoscere l'Autore



Da una conversazione
con i soci de
"La Koinč della Collina"

22.07.2006 ore 21.00

Feudo Borromeo (Burrumia)

Le foto sono state gentilmente concesse dall'architetto Carlo Foderą, Presidente del Club Amici Della Terra.

Si ringrazia la Banca di Credito Cooperativo Sen. Pietro Grammatico per l'aiuto concreto dato alla pubblicazione di questo volume.




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