Alberto Barbata


la copertina del libro

- la copertina -
Piazza vitt. emanuele
monumento
ai caduti
e chiesa madre,
foto del 1938
del Cav.
Ignazio Montalto




Un vivo ringraziamento
al Cav. Vincenzo Montalto
di Castelvetrano,
per aver consentito la pubblicazione delle immagini di Paceco scomparsa, tratte dall'archivio del padre, Cav. Ignazio.



Al Cav. Emilio Curatolo
un particolare ed affettuoso grazie per le immagini fornitemi del ventennio fascista.

Archivio culturale di Trapani e della sua provincia

L'AUTONOMIA PERDUTA E RITROVATA
di Alberto Barbata


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Appendice
LA GUERRA DEI CONFINI

Per citare un esempio clamoroso, nel 1878 il Consiglio provinciale fu chiamato a dare il suo parere alla Giunta provinciale intorno alle modifiche territoriali, richieste dai Comuni, ai sensi dell'articolo 4 della legge 11 luglio 1877, n. 3940, relativa al "mutamento della circoscrizione territoriale dei Comuni di Sicilia"(12).
La richiesta del Comune di Trapani era stata adottata con deliberazione del 2 ottobre 1877, "presa in linea d'urgenza" e ratificata dal Consiglio comunale nella seduta del 13 novembre. Il Comune capoluogo domandava la rettifica del suo territorio nella parte in cui confina con i Comuni di Erice, Paceco e Marsala, nonchè richiedeva un piccolo scambio con Salemi. Trapani, in pratica, faceva rilevare che il suo territorio trovava si "nell'assoluta necessità di essere rifatto con una nuova circoscrizione che lo tolga dal gravissimo inconveniente sin'ora lamentato della sua irregolarissima e frastagliata limitazione, mettendolo invue in una posizione normale, logica ed atta a correggere i non pochi e gravi errori di forma, i quali lo hanno reso fino ad oggi argomento perenne d'inconvenienti e di danno allo stato economico, commerciale e finanziario della popolazione".
La proposta dei nuovi confini per Paceco avrebbe arrecato però danni e perdite notevoli, riconfigurandone il territorio ad esclusivo vantaggio della vicina città. Il nuovo volto territoriale di Paceco avrebbe dovuto essere il seguente: "Circa il territorio di Paceco essendo esso in modo assai sconcio frastagliato in molti e vari appezzamenti in mezzo al territorio di Trapani ed interessando perciò pure allo stesso modo di averlo riunito e compatto a conciliare gli interessi scambievoli con limiti naturali ben marcati e duraturi. Si propone di fissare pel detto territorio di Paceco il confine segnato in rosso nella pianta n° 2 il quale partendo dal Ponte detto di Paceco verso ovest conserva l'attuale confine lungo il torrente fino all'incontro della via vecchia di Marsala, devia a sud sulla stessa sino al torrente Quasarano segue questo ad est, e traversando il ponte di Verderame e Quasarano va ad uscire sulla via di Castelvetrano cammina su questa verso sud-est, attaccando alla regione Pergola l'attuale confine, sino ad incontrare il torrente, percorre questo verso nord-est fino alla via di Vita, gira su questa verso nord-ovest, piglia il torrente al limite della regione Gengaria, lo percorre attraversando la via di Salemi, e camminando sullo stesso torrente per le contrade Bajata e Gigante va a terminare al ponte suddetto di Paceco; adottando un tal confine Paceco cederebbe a Trapani le contrade Tonnara San Giuliano, Salina Paceco, Nubbia, Cialotta, Dattilo Gengaria e parte di Peppino mentre si avrebbe in giusto compenso da Trapani le contrade: parte di Pietretagliate, Castellazzo, Sole, Fossa di Schiavo e Sgro, Sapone, Carestia, Vosca, Margherita, Sarbucia e Coria, Buffa, Ferro e le Parecchiate denominate Matera, Torricella, Palazzello, Cialacchi dell'ex feudo Formosa".



Una rara immagine del 1938 della via Montalto, in fondo il nuovo edifico scolastico realizzato dal regime fascista (foto del Cav. Ignazio Montalto).

Ma il Consiglio Comunale di Paceco, in risposta all'atto deliberativo del Comune di Trapani, espose anch'esso il suo intendimento sulla questione dei confini, con una deliberazione successiva in data 17 febbraio 1878. È illuminante rileggere alcune parti di questo atto deliberativo. Il Comune di Paceco faceva valere le seguenti ragioni:
1. Primieramente fa marcare taluni errori commessi dalla Giunta di detto Comune nell'avere attribuito al territorio di Trapani la contrada Sapone, la parecchiata Margherita e tanti altri territori dipendenti dal territorio di Paceco.
2. Che la novella linea riuscirebbe assai sconveniente, dovendo secondo quella dividere non pochi terreni dello stesso proprietario e particolarmente verrebbe divisa la Parecchiata Xiggiari, entrambi di proprietà Spanò, la parecchiata Fittasi dell'ex Feudo Fittasi di unica proprietà, e le sopradette Parecchiata dell'ex Feudo Formosa verrebbero anche divise dalle altre Parecchiate dello stesso ex feudo denominato Palazzello, Baglio, Celsogrande, San Gioacchino, Conte Minaudo e fondaco dei Montesi che sono di proprietà del Principe di Pandolfina.
3. Che il confine a partire dal Ponte di Paceco e lunghesso il torrente verso ovest sino ad incontrare la via di Marsala, trova si malamente espresso stantechè l'indicato torrente traversa le terre del Ferreato e quelle di Gallo, mentre il confine è l'antico letto del torrente che divide Ferreato e Gallo dalle contrade Costa di Mendola, Cantello, Pecoreria e Fossa del Calderaro.
4. Che i piani dei due territori oltrechè assumerebbero una irregolare forma riuscirebbero anche sconvenienti alla rispettiva posizione, perchè il territorio di Paceco verrebbe interamente circoscritto da quello di Trapani.
5. Che secondo la nuova indicata circoscrizione; da Paceco sino al limite più lontano si avrebbe la distanza di chilometri 20 e a quello più vicino mezzo chilometro, mentre in ordine al limite che sarà qui appresso indicato si avrebbe la massima distanza di chilometri 8 e la minima di chilometri 2. In riguardo poi alla estensione rispettiva dei terreni, i due progetti di circoscrizione quello cioè della Giunta Municipale di Trapani e l'altro qui appresso descritto, conservano entrambi la quasi uguale superficie del terreno.
6. Che godendo in atto del beneficio dellittorale unito al territorio di Paceco sarebbe imprudenza cederlo.
7. Che è principale scopo del riquadramento territoriale quello di regolare quanto più è possibile la figura senza attenuanze o ingrandimento, e di conservare dall'abitato una distanza regolare onde potersi bene esercitare i pronti atto di giustizia. La Giunta di Trapani poco osservando quindi lo scopo suddetto ha dato il voto di unire al suo territorio le quattro saline, Paceco, Cantone, la Vecchia e Vecchierella, e le terre delle contrade Nubbia, Dimina e Rinazzo, Rezza di Salina e Lago di Gianquinto senza poi curare che l'unica parte riquadrata del territorio di Paceco corrisponde a quella delle suddette Saline e contrade le quali attaccano bene alle altre contrade di terre denominate Fossa del Calderaro, Pecoreria, Cantello, e Costa di Mendola e parte di Misiligiafari sino all'abitato.
8. Che la Giunta di Trapani nello avere voluto unire al suo territorio le sopraddette quattro Saline e contrade e dare in ricambio diverse piccole parecchiate di terra sino al fiume Fittasi, non calcolò che dall'abitato di Paceco si ha la distanza maggiore di chilometri 8 sino alla Torre di Nubia di sua dipendenza e di chilometri 20 sino al fiume Fittasi, dipendente dal territorio di Trapani - Questa circostanza essendo molto grave non può la Giunta di Paceco addivenire ad un simile errore.
9. Che la parola riquadrare non esprime snaturare l'ordine degli attuali limiti, secondo fece la Giunta di Trapani.
10. Che la Giunta di Paceco per adempiere al regolare riquadramento deve fare il sacrificio di rilasciare a Trapani l'unica Tonnara di San Giuliano che ha nel suo territorio.
Atteso alle sopradette osservazioni, conchiude che la linea territoriale dovrebbe seguire l'andamento seguente.


(12) Relazione sulla Pratica relativa alla Circoscrizione territoriale dei Comune della Provincia di Trapani, Tip. Giovanni Modica-Romano, 1878.



SIGLE
A.S.C. = Archivio Storico Comunale - Paceco
A.C.S. = Archivio Centrale dello Stato - Roma
B.C. = Biblioteca Comunale - Paceco
C.P.C. = Casellario Penale Centrale - Roma (in A.C.S.)
G.U. = Gazzetta Ufficiale


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La Koinè della Collina
Associazione Culturale
Paceco
2005







Ringrazio l'amico
Vito Accardo
per avermi
fatto conoscere
questo libro







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