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FRANCESCO SARTARELLI

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FRANCESCO SARTARELLI:

Nasce a Jesi il 26/08/1904

Trapani. Francesco Sartarelli nasce a Jesi, nelle Marche, provincia di Ancona,la sua famiglia di origini umbro-marchigiane, per motivi di lavoro si trasferisce in Sicilia a Palermo; egli sin da piccolo, mostra il suo interesse e si sente irresistibilmente attratto dai motori e da tutto quanto attiene alla meccanica. Poco più che quindicenne, interrotti gli studi, comincia a frequentare come apprendista le officine della capitale siciliana. Negli anni che seguono passa, gradatamente in officine sempre più grandi ed importanti nelle quali, parallelamente alla sua crescita fisica, crescono progressivamente la sua preparazione tecnica e professionale che alimentano in lui, facendola ingigantire sempre più, una passione viscerale e profonda per gli sport motoristici e le competizioni che lo accompagnerà per tutta la vita.
Dopo una breve e prorompente carriera agonistica in motocicletta, con una Moto Guzzi 500 4 valvole con la quale consegue numerose affermazioni, ormai quasi diciottenne il suo sogno di correre in macchina si realizza. Avendo frequentato le più importanti officine meccaniche di Palermo dove, in quel periodo storico, si avvicendavano alcuni esponenti della nobiltà palermitana con le loro auto da corsa che lo avevano conosciuto e lo stimavano per la sua alta competenza meccanica, questi "driver" gli diedero la possibilità di partecipare a due edizioni della mitica "Targa Florio".
Nel 1923 il Marchese De Seta che guidava una Fiat lo vuole a bordo come meccanico e secondo pilota e, nel 1926 il Barone Sillitti lo porta con se guidando una Alfa Romeo. Nel 1928, finalmente, prende parte ad una competizione da titolare, guidando una Bugatti, infatti partecipa alla IV edizione del "Giro di Sicilia", che concluderà con un ritiro per noi meccaniche. Nel 1929 si trasferisce a Trapani accettando l'offerta avanzatagli dalla Concessionaria Fiat e occupando il posto di Capo officina. Nel 1932 prende in via della XXIII Targa Florio con una Bugatti "riciclata",ma anche questa volta deve ritirarsi per un guasto meccanico. Nel 1936 partecipa all'ultima edizione della Targa Florio prima dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale e questa volta si classica IX assoluto con una Fiat 514. Dopo la lunga parentesi bellica con le conseguenti distruzioni e povertà incipienti soprattutto in Sicilia, nel 1947, alla ripresa del motorismo agonistico, Francesco Sartarelli decide di costruire una macchina da corsa. Tra il 1946 e il '47 si assiste, in parallelo con la rinascita civile ed economica dell'Italia ad una ripresa dello sport motoristico agonistico, ritornano la "Mille Miglia" e il "Giro di Sicilia". Con una capacità tecnica innovativa e avveniristica, con parti meccaniche riciclate dalle vecchie auto dell'Epoca : la gloriosa Fiat "Topolino" da 500 cc, riesce a costruire il telaio, le sospensioni e tutte le parti meccaniche di supporto, compresa la carrozzeria, della nuova macchina; per il motore, non essendovi in loco fabbriche e tecnici in grado di aiutarlo, si rivolge ad una nuova fabbrica di Torino, la SIATA che modifica e costruisce piccole vetturette da corsa con un motore derivato dalla Fiat 500 e allora, Sartarelli acquista un motore di cc. 750 adatto a competizioni motoristiche. Il propulsore viene collocato nella scocca da lui costruita e occupandosi personalmente della messa sua a punto e con la sua caratteristica di pilota di classe ritornerà alle corse soprattutto siciliane per lunghi 7 anni, durante i quali affronterà molte difficoltà e subirà molti guasti meccanici, tuttavia, in alcune gare mitiche come il Giro di Sicilia, la Targa Florio e le cronoscalate siciliane, otterrà affermazioni rilevanti e riconoscimenti importanti per se e per la sua macchina, portando alto il prestigio della città di Trapani.


Visualizza e leggi (cliccando su questa riga), la nota di Vittorio Sartarelli, dove narra dello spaccato storico dello sport automobilistico a Trapani che iniziò appunto nel 1948 quando suo padre incominciò la sua attività agonistica.


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Questa scheda è stata richiesta al figlio Vittorio Sartarelli

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