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ROSALBA SANTORO

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ROSALBA SANTORO:

Nasce a Valdericre 1l 18 febbraio 1966

Giovane eclettica e versatile, dotata di spiccata vocazione per l'arte, consegue la licenza liceale e i diplomi di pianoforte e di recitazione. A partire dai primi anni Novanta, dopo la frequenza di qualificati laboratori teatrali, Rosalba Santoro lavora con le Compagnie "Amici di Nino Martoglio", "La Zattera di Babele", "Lunae Dies Teatro". Maturata nelle scuole di recitazione, incrementa il bagaglio di esperienze con stage di clown, canto e ballo, che utilizza nella realizzazione di progetti di animazione teatrale dedicati ad alcune scuole del trapanese.
Vincendo inibizioni e resistenze, si rivela interprete convinta e credibile di personaggi di diverso profilo dando il meglio di sé nell'interpretazione di ruoli drammatici. Studia sotto la guida di registi professionisti e si esibisce nei teatri di Trapani, Erice, Gela, Ragusa, riscuotendo lusinghieri consensi di critica e di pubblico.
In una provincia lontana dal grande circuito artistico e che offre poche occasioni di affermazioni nel campo specifico tiene deste una sofferta ma esaltante passione per il teatro e una pratica rigorosamente professionale del palcoscenico.

CRITICA:
(…) Chi stende questa nota ebbe il piacere e la gratificazione professionale di condurre lezioni di recitazione destinate a un bel manipolo di giovani che affollavano la grande aula destinata a sede degli incontri (…) . Tra quelli che si misero in mostra, non per esibizionismo, ma per passione verso la disciplina, c'era Rosalba Santoro, una discreta ed attentissima ragazza di Valderice, che, con gli occhi, già dichiarava - allora - il suo amore per il teatro.
Quell'esperienza ci condusse ad un saggio finale, con uno spettacolo di fine corso, eseguito al Teatro Ariston di Trapani e che, probabilmente, molti spettatori ricorderanno. Rosalba Santoro rimase impegnata - inserita nell'ultima ora - nel ruolo di una ragazzina protagonista in un bozzetto drammatico di Rosso Di San Secondo: "Monelli". Mi colpì la leggerezza del personaggio che colpì, ovviamente, anche il pubblico in sala, il modo garbato e delicato di porgere le battute così come l'Autore le aveva scritte, così come le avevamo impostate, ma, soprattutto, così come lei, Rosalba, era stata capace di sentirle "dentro".
(…) Colsi quell'occasione al volo; non mi lasciai sfuggire né Rosalba, né Giancarlo, né molti altri bravissimi allievi, già sulla buona strada di diventare attori e li coinvolsi in un altro progetto teatrale che tenevo nel cassetto: "La bella addormentata", un delicatissimo dramma, anche questo di Rosso Di San Secondo. Correva l'anno 1993 e ci ritrovammo ancora una volta al Teatro Ariston di Trapani. (…) Al centro, sulla scena, una presenza forte e coinvolgente: Rosalba Santoro, che interpretava la bella addormentata, aleggiando sulle tavole del palcoscenico con un processo di levitazione che non è cosa normale! (Riduzione da "Nota artistica su Rosalba Santoro", inedito. Giuseppe Passalacqua, regista).

Rosalba l'ho incontrata la prima volta nel 1995 in occasione di alcuni laboratori teatrali tenuti ad Erice, al teatro Gebel Hamed, dove era stabile la compagnia "La Zattera di Babele". Ci è capitato, poi, di lavorare insieme in uno spettacolo teatrale che ha fatto una mini tournee in Sicilia. Ricordo una ragazza introversa ed estroversa allo stesso tempo e dal punto di vista teatrale ricordo che esprimeva la determinazione dell'insicurezza e la voglia di continua ricerca che a teatro è, dal mio punto di vista, una forza assoluta. L'ho anche diretta a distanza di quattordici anni e devo dire che da regista mi ha assolutamente confermato l'impressione che avevo avuto nel lavorare con lei da attore: estroversa ed introversa allo stesso tempo. Come attrice è l'ideale per un regista: diligente e umile, sempre pronta ad apprendere; una grande lavoratrice che si lascia dirigere senza mai mostrare stanchezza né insofferenza, anche quando le forze evidentemente vengono a mancare. (Enzo Caputo, attore e regista).

Per parlare di una compagna di lavoro faccio solo un cenno alla situazione del teatro di prosa a Trapani, caratterizzata dalle poche opportunità di lavoro offerte, soprattutto per la quasi totale mancanza di aiuti pubblici e per la scarsità di registi degni di questo nome. Non mancano gli attori, alcuni anche bravi. Tra questi, Rosalba Santoro. La conosco da più di venticinque anni e ho avuto con lei diverse occasioni di impegno comune. Ricordo la lettura di una raccolta poetica di Piera Benciolini in cui mi accompagnava al pianoforte, un recital con testi di autori diversi avente per tema "Maria", un laboratorio teatrale tenuto nel '94 da Nino Romeo e, in tempi recenti, la preparazione (per me rimasta tale) del testo teatrale "Faust e Margherita".
Se dovessi scegliere un aggettivo con il quale caratterizzarla, direi il grande impegno che mette nelle cose che fa, come d'altra parte dicono molti suoi compagni di lavoro, qualcuno dei quali pensa che per superare una certa timidezza "dovrebbe lasciarsi andare un po' di più".
Ecco, colgo l'occasione per esprimere qui il rammarico per un'occasione mancata: proprio quella del "Faust", ma attraversavo un periodo di stress psicofisico che non mi permetteva di continuare. Dico "occasione mancata" perché Rosalba in scena si nuove benissimo, ha una buona dizione e trasmette sensualità. Un po' la invidio per la sua capacità di fare - e bene - tante cose contemporaneamente (Giovanni Barbera, attore).

Le occasioni di incontro e di collaborazione con Rosalba Santoro sono state la "Giornata della lettura" organizzata il 30 novembre 2009 dalla Scuola "G. Mazzini" di Valderice, la presentazione del libro "La Chiesa Maria SS. della Purità a Valderice", di cui sono co-autore, e la "Serata mariana", letture poetiche di brani aventi per tema "Maria", svolta il 7 dicembre 2009.
Già in altre occasioni - e da spettatore - ero stato colpito dal coinvolgimento partecipativo di cui solo i grandi interpreti sono capaci. Ritrovare Rosalba Santoro arricchita di un bagaglio di esperienze che trova articolazione - tra l'altro - nel canto e nella danza, nella musica e nel teatro di prosa, è conferma del suo indubbio talento artistico, lodevolmente coltivato con misura e ostinazione per quasi un ventennio. (Giovanni A. Barraco, autore).

FOTOALBUM:

TV E DINTORNI:

Speaker

Operatore di ripresa


FOTO D'ARTE:


LA DANZA:


FOTO DI SCENA:

Rosalba Santoro e Giuseppe Passalacqua
leggono brani narrativi nel corso della
Giornata della lettura '09

Locandina di "Faust e Margherita"
di E. De Martino e A. Passarelli Pula

Rosalba Santoro ed Enzo Caputo
in "Faust e Margherita"

Rosalba Santoro in "Faust e Margherita"


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Questa scheda è stata fornita dal caro amico prof. Giovanni A. Barraco

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