MARINA ODDO:
Nasce a Trapani
Vive ed opera nella Città natale. Ha mostrato il suo interesse per l'arte frequentando assiduamente diverse manifestazioni artistiche, anche come pittrice. Per affinare la sua tecnica ha frequentato diversi corsi di pittura organizzati dall'Ente Mostra di Marsala. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali e Premi di rilevanza nazionale.
PUBBLICAZIONI:
L'Elite - Annuario d'Arte Internazionale
Boè - Centro Diffusione Arte
Euro Arte
MOSTRE COLLETTIVE:
Gennaio 2000 Ente Mostra di Pittura Contemporanea (Marsala)
Luglio 2000 Sporting Club (Marsala)
Dicembre 2002 "Canto di Amore e di Pace" (Trapani)
Gennaio 2003 "Arte 21": Palazzo Riccio di Morana (Trapani)
Maggio 2003 "I Mille Dipinti" : Ente Mostra di Pittura Contemporanea (Marsala)
Giugno 2003 "2 Giugno " Festa della Repubblica: Via Torrearsa (Trapani)
Luglio 2003 "La Voce e i Colori del Mare" Campobello di Mazara (Trapani)
Settembre 2003 "Nautisub Club" (Marsala)
Ottobre 2003 Complesso San Pietro (Marsala)
Gennaio 2004 "Arte 21" (Marsala)
Maggio 2004 "Salva l'Arte" Lega Ambiente-Museo Pepoli (Trapani)
Agosto 2004 "Calici di Stelle" Atrio Palazzo Municipale (Marsala)
Maggio 2005 "Santhìa" Opera Premiata Premio Nazionale "la Carrozza di Tutti" (Vercelli)
Giugno 2005 XXXVIII Premio di Primavera : Opera Premiata
"Premio Accademia Internazionale ROBUR" (Foggia)
Giugno 2005 Accademia Internazionale " Città di Naro" (Agrigento)
Ottobre 2005 Premio Internazionale d'Arte San Crispino Porto Sant'Elpidio (Ascoli P.)
Dicembre 2005 XXIII Premio Firenze Arti Visive (Firenze)
Febbraio 2006 "I colori dell'Arte" Galleria Ziz (Firenze)
Maggio-Giugno 2008 "Santhià" - Opera premiata in catalogo
Luglio 2008 "6 chiese per 6 artisti" Ficarra (Messina)
Dicembre 2009 dal 2 al 20 - Collettiva D'Arte Contemporanea Arte Evento Creazione Trapani
MOSTRE PERSONALI:
Maggio 2003 Palazzo Riccio di Morana (Trapani)
Luglio 2003 Vicolo San Liberale - Torre di Ligny (Trapani)
Agosto 2003 Lega Navale (Trapani)
Gennaio 2004 Galleria di via 11 Maggio (Marsala)
Maggio 2004 Galleria d'Arte "Modigliani" (Milano)
Ottobre 2004 Percorsi d'Arte, Galleria Marconi (Alcamo)
Ott. - Nov. 2004 Percorsi d'Arte 2, Galleria Palazzo Riccio di Morana (Trapani)
Dic. 04 - Gen. 05 "Natale d'Arte" - Sant'Agata del Goti (Benevento)
Marzo 2005 Muna Caffé - Via Garibaldi (Trapani)
Maggio 2005 Galleria "LI Muli" (Trapani)
Marzo 2006 Forlì Fiera (Forlì)
Maggio 2006 Hotel de Paris (Montecarlo)
Giugno 2006 Hotel Croisette (Cannes)
Aprile 2008 Galleria Comunale di Trapani
CRITICA:
Marina Oddo....la creatività di una pittura emozionale
Il panorama artistico contemporaneo raccoglie in eredità dal XX secolo il medesimo atteggiamento che ha reso viva e vitale l'arte proprio attraverso la contestazione dei suoi modi espressivi e, paradossalmente, della sua stessa esistenza. Dall'oscura fascinazione della pittura d'azione di Jackson Pollock esercitata, attraverso un labirinto di segni e sgocciolamenti, su tele la cui vasta spazialità ripropone drammaticamente la presenza della pittura - materia al ritorno alla figurazione, con l'esperienza di Francis Bacon fino ad arrivare ai maestri della Transavanguardia , sembra affermarsi una nuova consapevolezza dell'opera d'arte che, rinnovando continuamente e radicalmente il proprio linguaggio, si mostra capace di capire e rappresentare il proprio tempo riformulando gli spazi, i luoghi e le ragioni stesse dell'arte. In tale variegato contesto artistico e culturale, attenta agli aspetti fiabeschi della realtà, incantata dalla purezza del sogno, intenta alla ricerca costante di ciò che di soprannaturale, magico e miracoloso esso contiene, la pittura di Marina Oddo segue la scia della ricerca sospesa a metà tra l'esperienza del surrealismo e quella lirica e appassionata, a lei più congeniale, ascrivibile alla grande pittura d'immaginazione di Chagall, per approdare ad una raffigurazione pittorica che, ricercando le radici della propria storia, trascende il puro dato fenomenico rendendo laminare il diaframma tra la realtà e la finzione poetica. Abile pittrice delle sfaccettature più semplici ed insieme più arcane e misteriose dell'animo umano indagato attraverso ricordi, immagini e simboli proiettati in uno spazio magico privo di gravità, fuori dal tempo e dalla realtà sensibile, la Oddo si avvale dell'uso di un colore trasparente e puro la cui qualità luministica, filtrata dai toni solari di giallo e di arancio, temperata dagli azzurri cristallini a dai maliosi malva e Magenta, è funzionale all'ottenimento di un effetto onirico di straniamento che coglie impreparato lo spettatore. Il motivo del volo, le immagini della memoria, i fiori, gli animali-simbolo danno vita ad un mondo espressivo fantastico e lieve, ricco di colore, prezioso di un vibrante dinamismo, cifra espressiva di una visione del mondo lirica ed appassionata, luminosa e pura per la quale non possiamo fare a meno di ricordare quanto affermato da Prospero nell'atto IV (scena I) della Tempesta di Shakespeare: "Noi siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è circondata da un sonno."
Alessandra Infranca
"...Marina Oddo ci presenta una ricca collezione di opere molto significative, diversificate l'una dall'altra anche per le tecniche adoperate più vicine alla tecnologia moderna, senza trascurare tematiche di raffigurazioni appartenenti alle tradizioni della sua terra. Le immagini rappresentate hanno una propria forza, un proprio animo, si distinguono per l'intensità di forma, cromatismo, creano una nuova dimensione spaziale e tecnologica tralasciando la comprensibilità immediata del figurativo. E' un percorso emotivo gestuale curato con passione ed arricchito costantemente dalle impressioni-espressioni della spontaneità artistica maturata da Marina Oddo. L'Arte diventa comprensibile come esaltazione di una nuova realtà, considerata qui come fenomeno essenzialmente coloristico e luminoso, attraverso forme di esperienza conoscitivo-emotiva, ma anche come rivelazione e comunicazione oggettiva di un'esperienza individuale. L'artista fa dell'arte, è capace di comunicarla e rivelarla nel pieno delle sue facoltà creative con una inesauribile inventiva e talento artistico. La ricca tavolozza riecheggia di forza e luminosità, con le gamme cromatiche preferite da Marina e adoperate in modo adeguato conferendo un senso di completezza all'opera. Impegno a maturità raffinati nel tempo, interesse e passione per l'Arte, hanno portato Marina Oddo a divenire una pittrice interessante ed unica, senza dubbio riconoscibile, sapendo creare uno stile proprio inimitabile e facilmente ampliabile soprattutto per quanto riguarda le tecniche innovative presenti..."
Isabella Convertino - critica d'Arte
"...Un cammino veloce e sofferto porta Marina Oddo a delle impressioni-espressioni che tenendo pur conto del circostante, maturano un mondo nuovo, pieno delle suggestioni che caratterizzano questa produzione più recente: segni, scritte, monotipie, immagini digitali e tantaltro..."
Vito Linares - Maggio 2002
"...Marina Oddo pittrice si presenta con uno stile inquieto e presago di un imminente disastro. Sono visioni che l'inconscio collettivo fa affiorare e ci fa riflettere. Questo il compito dell'artista d'oggi e la nostra pittrice l'assolve con certezza e serietà. Le auguriamo di continuare nel suo viaggio di scoperta..."
Mario Cassisa - Maggio 2003
"... Marina Oddo sembra abolire la definizione naturalistica in favore di un territorio puramente metafisico- espressionistico che accende dall'interno la rappresentazione. I rapporti cromatici di queste sue accorte rivelazioni della memoria contengono un' irradiazione luminosa costante quasi la pittrice volesse conferire ai suoi arcani racconti l'anima incorruttibile di un passato che continua a vivere nel presente, grazie alla linfa spirituale di un perenne presente..."
Gero Sicurella - Settembre 2003
"...Marina Oddo segue una tecnica pittorica che nella sua apparente razionalità è invece complessa, attenta e visivamente archetipa. I suoi quadri sembrano voler negare la realtà esistenziale dell'essere, ed è invece un riportarla secondo la fisica moderna al suo stato di pura energia. Qualche ancestrale paesaggio (La scogliera) è la dimostrazione che la sua sensibilità artistica porta il suo animo verso la profondità di spazi immensi, nascosti in lei dove la gravità segue leggi fisiche lontane dal nostro universo, dove Pinocchio vive la sua infantile esistenzialità. In tempo compresso, illusorio, secondo la crescita generalizzata dell'infanzia umana. Ma è un emozione che raggiunge l'essenza..."
Francesco Ingrassia - Maggio 2004
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