GIOVANNI OCCHIPINTI:
Nasce a Paceco (TP)
Vive e lavora a Paceco. Laureato in Filosofia.
La sua prima comparsa in pubblico come artista risale al 1991 presso il famoso “Palazzo Ripa” di Trapani dove presenta una mostra antologica dei suoi dipinti ancora inediti. Egli affronta la pittura con l’entusiasmo tipico di un autodidatta ma con un rigore morale e una coerenza intellettuale che gli permettono di ottenere subito un grande successo di pubblico.
Nel 1993 Occhipinti espone le sue opere, nella mostra dal titolo “Mediterraneo”, tenuta presso il Museo delle Saline situato a Nubia (Trapani). Presenta opere composte da una pittura fastosa e festosa, che invade lo spazio della tela con pennellate piccole e sottili. Colpi di fioretto che tracciano virgole colorate che compongono un fitto reticolo dentro cui giacciono catturati brandelli di esistenza, […] come scrive dell’artista in catalogo il critico trapanese Peppe Occhipinti.
Nel 1995 realizza una mostra presso il Palazzo Militari di Erice dal titolo “L’arte nella forma”, dove l’arte espressa nella forma serve per dare forma ad una idea che, proprio quando sta per essere tangibile, afferrabile, ecco che sfugge, così viene rappresentata in catalogo da Anna Berretti (Olga D’Angelo).
Partecipa al concorso Arte Mondadori, avvenuto a Milano, realizzando un buon successo. Ancora presenta le sue opere alla Valletta (Malta) ed in altre collettive di pittura.
Nel 2012 dopo una lunga parentesi di riflessione artistica necessaria per effettuare un percorso di ricerca nel dialogo con se stesso e per capire e penetrare nel mondo dei colori e della luce, Giovanni Occhipinti presenta i suoi più recenti dipinti presso la libreria “Giunti al punto” di Trapani, situata presso il magnifico palazzo liberty nel centro storico della città.
[…]I suoi lavori rappresentano una pittura doviziosa, esuberante, che rimandano sempre e comunque della Sicilia spagnola, alla Sicilia dei Viceré, come scrive il prof. Alberto Barbata nella presentazione in catalogo dell’artista pacecoto.
“[…] una pittura che spazia in una ricerca che non demorde, lontana dalla omologazione e dall’imbarbarimento del mondo accelerato dell’oggi, nel desiderio di comunicare verità e non tradite memorie.
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