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SALVATORE CANDIDO

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SALVATORE CANDIDO:

Il prof. Salvatore Candido si è laureato in Lettere e Giurisprudenza ed ha seguito i corsi di Scienze Politiche. Studioso, inizialmente, di lingue e letterature classiche, ha volto poi la sua attenzione agli studi storici, operando in questo ambito culturale ininterrottamente dal 1946.
Vincitore di concorso bandito dal Ministero degli Affari Esteri per le attività culturali in Paesi esteri, insegnò, negli anni accademici 1952 e 1953, quale docente di Storia d'Italia nell'Università Cattolica di Santiago del Cile. Chiamato, poi, a dirigere gli Istituti italiani di cultura, operò nelle sedi di Buenos Aires (1954-1956), di Montevidèo (1956-1965) e di Tripoli (1966-1969). Tenne corsi e conferenze nelle principali città dell'Argentina e nelle due città rioplatensi, ove operò anche quale Addetto Culturale presso l'Ambasciata d'Italia, e ne diresse le due riviste: Vita italiana a Buenos Aires e Dialogo a Montevidèo.
Dal 1956 ha volto inizialmente la sua attenzione alla presenza della emigrazione italiana nei Paesi americani durante il secolo XIX ed al dialogo culturale fra questi Paesi e l'Italia, per allargare successivamente il campo agli studi sul Risorgimento italiano. Ha fatto conoscere il frutto di queste ricerche in oltre un centinaio di libri e saggi, editi in Paesi americani ed europei ed in numerosi convegni e incontri nel Vecchio e nel Nuovo Mondo; particolarmente si segnalano i seguenti volumi: Giuseppe Garibaldi corsaro riograndense (1837-1838), edito nel 1964 dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con prefazione dell'allora Presidente A. M. Ghisalberti (pp. 249), volume pubblicato nel 1992 nell'edizione in lingua portoghese dallo "Instituto Estadual do Livro" di Porto Alegre e dalla Pontificia Università Cattolica del Rio Grande del Sud; Giuseppe Garibaldi nel Rio della Plata, 1841-1848, t. I: Dal ritorno a Montevidèo alla spedizione "suicida" nel Rio Paranà, 1841-1842, edito nel 1972 dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (C. N. R.), Firenze, Valmartina (pp. 311); La rivoluzione riograndense nel carteggio inedito di due giornalisti mazziniani: Luigi Rossetti e G. B. Cuneo (1837-1840), edito nel 1973 dal C. N. R. predetto, Firenze, Valmartina (pp. 231).
Ha curato il volume dell'Epistolario di Garibaldi, comprendente centinaia di lettere da lui raccolte negli archivi di Montevidèo e di Buenos Aires, pubblicato nel 1973 dalla Commissione per l'edizione nazionale degli scritti di Garibaldi, di cui era membro; così pure era membro di numerose istituzioni culturali ed accademiche italiane ed estere, fra cui la Academia Nacional de la Historia di Buenos Aires, lo Instituto Històrico y Geogràfico del Uruguay, lo Instituto Històrico del Rio de la Plata "Brigadier General Don Enrique Martinez" di Buenos Aires, di cui era membro corrispondente fondatore, lo Instituto Històrico e Geogràfico do Rio Grande do Sul, di Porto Alegre.
Ha diretto alcune ricerche del Consiglio Nazionale delle Ricerche su temi storici iberoamericani.
Sui temi e problemi del Risorgimento italiano e dei rapporti con il mondo iberoamericano sono stati pubblicati ultimamente suoi saggi dalla Accademia Nazionale dei Lincei, dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano di Roma (che ha pubblicato nel 1990 il volume F. CRISPI, Lettere a Rosalino Pilo (1849-1855), da lui curato e con una sua vasta introduzione condotta su documenti in gran parte inediti, pp. 7-158, e con un largo corredo di note), dalla Escuela Española de Historia y Arqueologia en Roma del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas di Madrid, dalla Accademia Nazionale delle Scienze di Roma, detta dei XL, dalla Società Siciliana per la Storia Patria di Palermo, per cui ha curato due volumi negli anni 1944 e 1945. Particolare interesse è stato da lui riservato, poi, alla stampa di lingua italiana edita in Sud America nei primi decenni dell'Ottocento, fra cui La Giovine Italia, che si pubblicò a Rio de Janeiro nel 1836, e ai giornali di lingua spagnola e portoghese di interesse politico in cui si manifestò più profondamente l'influenza ideologica mazziniana, quali il riograndense O Povo (1838-1840) e El Iniciador (1838-1839), pubblicato a Montevidèo dagli esuli della Joven Generaciòn Argentina, nonché alla stampa liberale siciliana del periodo rivoluzionario e post-rivoluzionario degli anni 1848-1849.
Il prof. Candido, che ha concluso la sua carriera quale dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione (Ispettore tecnico centrale per l'italiano e la storia), ha partecipato a convegni e tenuto conferenze, in questi ultimi anni, a Brasilia, Buenos Aires, Caracas, Montevidèo, San Paolo, Vienna, Colonia, Siviglia, Madrid e, in Italia, a Roma, Palermo, Catania, Bergamo, Genova, Pavia; e i suoi scritti di interesse americano sono stati pubblicati sia nei Paesi americani (Cile, Argentina, Uruguay, Brasile) che in Italia, Germania, Spagna.
Il prof. Candido ha fatto parte dei Consigli direttivi dell'Istituto Internazionale di Studi Garibaldini "Giuseppe Garibaldi" e della Associazione di Studi Sociali Latinoamericani (ASSLA) e ha collaborato con numerose istituzioni intese a rendere più stretti i rapporti culturali fra i Paesi latinoamericani e l'Italia. Gli sono stati concessi: la Medaglia d'oro della Presidenza della Repubblica Italiana per la cultura, la scuola e l'arte e, nel 1973 e 1995, il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le sue pubblicazioni.

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Questa scheda è tratta dal quaderno n. 1 del Centro Internazionale Studi Risorgimentali-Garibaldini

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