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PADRE ANTONIO CAMPANILE

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PADRE ANTONIO CAMPANILE:

Nasce a Trapani il 24 aprile del 1920.

Giovane d'intelligenza acuta, vivissima e penetrante, di animo generoso, di grandi capacità creative, organizzative e fattive, egli sentì subito dai primissimi anni del suo sacerdozio, una speciale vocazione all'impegno sociale e dedicò tutte le sue energie per coloro che avessero bisogno di attenzione, di cura, di aiuto, in particolare i meno abbienti, i minorati fisici e psichici.
Durante l'ultima guerra diresse l'ufficio corrispondenza ed assistenza militare e familiare dei dispersi ed il centro assistenza profughi.
Formò e diresse le sezioni diocesane della Pontificia Commissione Assistenza e dell'ONARMO.
Nel lungo arco di anni, dal 1945 ai nostri giorni, egli seppe intuire i bisogni dei suoi assistiti intervenendo con prontezza per realizzare le mense dei poveri, il ristorante popolare, le scuole popolari, i doposcuola, gli asili infantili, l'istituto per i bambini tracomatosi.
Predispose anche un istituto per la prevenzione della TBC.
Sensibile ai problemi dei subnormali fin dal 1960 rivolse anche ad essi il suo aiuto e aprì l'istituto medico psicopedagorico «Villa Betania» di Valderice che per la serietà d'impostazione venne scelto come centro sperimentale dallo istituto di psicologia dall'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nel 1975 fece costruire a Trapani il Centro di riabilitazione spastici.
Organizzò la « Scuola Superiore di servizio sociale» assumendone la direzione e l'insegnamento di metodologie di servizio sociale e di psicologia. Aprì poi la scuola Magistrale ortofrenica.
Fece costruire una fitta rete di edifici rispondenti ai vari bisogni e alle esigenze dei suoi assistiti. Valderice lo ricorda per queste sue iniziative e per questa sua grande opera. Il Ministero della Sanità gli ha conferito la medaglia d'oro per speciale meriti sanitari; il Ministero della Pubblica Istruzione «per non comuni e gratuite prestazioni a vantaggio della istruzione elementare e della educazione infantile».
Per la Redenzione sociale ha avuto la medaglia d'argento. Il Comune di Valderice gli ha concesso la cittadinanza onoraria per tutte le sue benemerenze. E' morto nel maggio del 1982.


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Questa scheda è tratta dal libro "VALDERICE La Valle di Venere" di Vito Vaiarelli.

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