VINCENZO BILARDELLO:
Nasce a Marsala il 10 Aprile 1920
Muore a Marsala il 9 ottobre 2002
Laureato in Storia e Filosofia, vincitore di pubblico concorso, fu amatissimo docente per vari decenni nelle scuole della propria città.
Apprezzato collaboratore di giornali, come "Il Vomere", "Trapani Sera" e "Corriere del Mediterraneo", fu pure saggista e scrittore di riconosciuto talento.
Si occupò anche di archeologia e in tale campo fu di frequente accanto all'illustre archeologo prof. Giuseppe Agosta, di cui condivise l'opinione relativa alla nave punica di Lilibeo custodita al Baglio Anselmi, da entrambi ritenenuta commerciale e non da guerra.
Bilardello fu inoltre valoroso poeta, attività per la quale non gli mancarono autorevoli riconoscimenti. Delle sue opere si ricordano fra le tante il poemetto "Motya-Lilybeo-Marsala" (Marsala 1985) e "Ultimo canto di Saffo" (Palermo 1988). Nel primo, dedica alcuni versi a Giuseppe Agosta, scrivendo di lui quanto segue: «Ma d'un altro dei figli tuoi più diletti / del suo immenso amor sarai fiera, / Agosta dico, che di Motya cantò / e di Lilybeo. Egli, novello Scliemann, / a interrogar si diè Capo Boeo. I che narrerà la vita i costumi / la storia le arti e gli eroi, / la tua civiltà che nel silenzio / dei secoli la terra tenea sepolti».
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