Una autobomba era lì pronta per far saltare in aria, al suo passaggio, l’auto del sostituto procuratore Carlo Palermo,
trasferitosi da Trento a Trapani nel febbraio 1985 per seguire le indagini su un traffico di armi.
Il 2 aprile del 1985, sulla strada statale che attraversa Pizzolungo, tutto era pronto, quando in quel preciso istante,
in quel tragico momento, un’auto, con a bordo Barbara Rizzo in Asta e i due figli gemelli Salvatore e Giuseppe,
superano l’auto e vengono dilaniati dall’esplosione, facendo da scudo a quella del sostituto procuratore che rimane lievemente ferito.
L’esplosione coinvolge anche gli agenti della scorta, La Porta Salvatore, Raffaele Mercurio e Antonio Ruggirello, che rimangono feriti.
Questi i fatti dell’epoca.
Nell’anniversario della strage, una manifestazione per non dimenticare.
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